Questa astuta mossa serve in primo luogo a tranquillizzare gli imprenditori, Enel in primis.
In secondo luogo inginocchiarsi alle richieste della Francia, nella persona di Sarkozy, ma soprattutto della Electicitè de France, a cui, a guerra di Libia finita e con i pozzi saldamente in mano ai francesi ci dovremmo accontentare di comprare l'atomo. Comprare il nucleare dai Francesi, comprare la merda dagli stronzi.
E qui si snoda una trama intricatissima ma che spero di rendervi comprensibile che abbiamo tutti davanti agli occhi e fastidiosamente nel culo.
Non voglio in questa sede aprire il dibattito nucleare si o nucleare no, ma sono necessarie alcune precisazioni, ritengo praticamente indispensabile adottare il nucleare, visto che le altre forme di energia non consentono ad oggi una sfruttamento capace di soddisfare la nostra domanda energetica, nel preciso istante in cui è richiesta (prego tutti i sostenitori di fonti di energia rinnovabili di dimostrarmi il contrario, ne sarei felice), tuttavia sono pessimista in quanto in italia non si riesce nemmeno a smaltire i rifiuti senza cadere in mano ai ricatti della camorra, figuriamoci di cosa saremmo capaci con il nucleare, quali interessi affideremmo a mani losche.
Ma torniamo alla vicenda regina, chiamiamola mossa Kansas city, per chi ricorda il film. Berlusconi come al gioco delle tre carte vuole togliere di mezzo il referendum sul nucleare perché è scomodo e la plebe non capisce.Per attuare questo piano diabolico ha dovuto presentare un' emendamento che formalmente si presenta come abrogante delle norme oggetto del referendum, e quindi renderebbe inutile il referendum stesso. Il primo e l'ultimo comma di questo emendamento contenuto nel decreto che dovrà essere convertito in legge chiariscono in modo esemplare questo tentativo di sottrarsi alla volontà popolare espressa nel referendum. Andate a vedere con i vostri occhi. Emendamento sul nucleare
Quindi se il decreto infilato nell'emendamento sarà convertito in legge la palla passerà all'Ufficio per il referendum in Corte di Cassazione, che valuterà se la nuova legge va nella direzione voluta dai promotori (berlusconi&sudditi) in caso positivo il referendum non si tiene e noi siamo spogliati del nostro diritto di voto.
Con semplici mosse è riuscito a minare forse irrimediabilmente un'altro il cardine della democrazia, il referendum da tutti considerato un mezzo innocuo mira a dare segnali di scontento di un popolo, quando veniamo privati anche solo della possibilità di esprimerci, la via verso il totalitarismo è già saldamente sotto il nostro culo.
La storia dell'referendum non finisce qui purtroppo ma per ragioni di tempo e di spazio e di noia che vi risparmio potete approfondire nell'articolo chiarissimo di Stefano Rodotà su repubblica di mercoledì 27 aprile.
Sarkozy aiuta Berlusconi a fare il gesto dell'ombrello agli italiani |
Non potrei essere più d'accordo.
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