Il sudore acido
gocciola sui visi sfigurati di chi è morto sorridendo e non sorriderà più
trascinando e accatastando cadaveri sulle spiagge
onde che non ritorneranno
questa volta
a bagnare le dita che hanno stretto bastoni
arsi dal fuoco
tumuli di sabbia argillosa
arancione e grigia disperata
tuniche che vibrano al vento
tremando come il lamento inconsolabile del pianto
Rimarranno forse racconti e storie di rivoltosi
ma gli stracci verranno premuti sulle labbra dei giovani
per mozzare quel grido
che è vertigine e instabilità
per noi che non lo tradurremo mai
in libertà
amen, fratello
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