Quello
che nessuno si è accorto è che dopo il terremoto, niente sarà più
uguale a prima. Nessuno ha ancora detto questa banalità, che serve
per cominciare a rendersi conto di quello che è successo. Perché non dobbiamo pensare che il terremoto sia un incidente, che una volta
sistemata “l'emergenza terremoto” tutto tornerà come prima,
tutto andrà avanti e la paura sarà solo un ricordo.
La nostra
visione della realtà ci impone di non fermarci, ci costringe a
vedere gli accadimenti naturali come fastidiosi ostacoli sul cammino
della crescita, è impossibile parlare di imprevisti. Per questo si
trova sempre qualcuno disposto nel nome di una scienza tutta sua a
dichiarare che c'erano stati degli avvertimenti, insomma una tragedia
che si poteva evitare. Gli imprevisti vengono immediatamente
classificati come colpa, perchè niente può sfuggire al perfetto
sistema infallibile creato dall'uomo. Perchè nell'onnipotenza
contemporanea nulla deve sfuggire al nostro controllo, cancelliamo
dai nostri vocabolari la parola imprevisto, possiamo far finta che
tutto sia riconducibile a ciò che sappiamo affrontare perchè
altrimenti veniamo posti davanti alla condizione di esseri umani, con
tutta la fragilità che ne deriva ed è molto più rassicurante
calpestare la terra pensando di essere gli unici. Sempre più spesso
ci dimentichiamo di essere e in balia di un mondo che non è
cristianamente accogliente e fatto a nostra misura, per questo il
terremoto ci mette davanti alle debolezze che noi stessi ci siamo
creati arroccandoci e scambiandole per certezze. Non sapere per
quanto andrà avanti è la cosa che più terrorizza, il pensare che
tutto ciò a cui davamo un valore può essere irrecuperabile, tutto
da ricostruire. Questo è il lavoro più difficile, da accettare e da
capire, non è importante invece pensare quanto questo incida ancora
di più sulla ripresa economica. Non bisogna affrettarsi a mettere
delle pezze per recuperare terreno se non capiamo che tutto questo è
inutile.
Da
piccolo pensavo che il terremoto fosse solo una scossa tu scappavi
fuori e tutto finiva lì, le tue cose, quelle che lasciavi nella
casa, prima o poi le avresti ricomprate, trovate delle nuove, non
capivo quale fosse il vero problema adesso vedo che molte persone la
pensano ancora così, ci vorrà del tempo ma tutto tornerà come
prima, non preccupiamoci.
Le magnifiche sorti e progressive... già già...
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