DIECI
è passata tanta terra
poca erba
gialla e verde
tagliata e bagnata
cotta al sole
all'ombra dei muri di case che nascondono i campi.
Il naviglio un po' più in là.
Adesso ci sono i graffi sulla gomma nuova
il fastidio delle punture
la sua andatura invece è uguale
ciondolante e incerta
sente il peso delle responsabilità.
Passeggia forzatamente.
Il suo è quel limbo
la lingua di campo troppo stretta, inesistente
dove la palla non si insegue
dove muoversi è troppo tardi
e riceverla è troppo presto.
Nessuno capisce
non lo si cerca lo si crea lo spazio
si aspetta la palla
con forza sui piedi, piedi veloci elastici
sbilanciato in avanti
in testa ha un idea
ai piedi il resto
lasciatelo fare
vediamo cosa combina.
uh uh!
RispondiEliminascarso :>
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