A volte penso. Capita anche a me. Ne saranno sorpresi professore e assistente con cui ho fatto l’esame oggi. E mi chiedo: che cosa spinge un professore e un assistente a sfottere ogni singolo studente si presenti sotto le loro grinfie? A provare a umiliarlo? A insultarlo, a creare un ambiente ostile, in cui lo studente non solo non si può esprimere al meglio delle proprie possibilità, bensì estremamente al di sotto? Al peggio direi? Beh io un paio di cose le immagino. Immagino che la frustrazione sessuale giochi un ruolo quantomeno fondamentale. É chiaro infatti che siti pornografici, masturbazione continua e le continue penetrazioni ano-nasali a cui si sottopongono ogni giorno non siano abbastanza.
martedì 21 febbraio 2012
lunedì 20 febbraio 2012
Horace Nelson
Ebbene si, prima di diventare quello scomodo giornalista rosso che oggi conosciamo (o almeno così credono i più) Horace Nelson fu un grande, ma che dico, un grandissimo generale.
Fu la prima e l'unica flotta, la sua, che sconfisse via mare il bassissimo corso, alla storia come Napoleone. In suo onore Londra decise di erigere una statua, che tutt'ora occupa il centro della arcinota Trafalgar Square. (Ahimè l'orgoglio di vantare un tale eroe come compatriota spinse un po' troppo in là la mano dell'ingegnere incaricato della realizzazione, dal momento che ora la statua si trova ad un' altezza tale da renderla praticamente invisibile ad occhio nudo).
Insomma, proprio non riesco a capire come tanto decorato condottiere abbia deciso, negli ultimi anni della sua vita, di occuparsi delle scomode questioni della politica italiana.
Nelson intervistato dopo la gloriosa vittoria contro Napoleone |
giovedì 16 febbraio 2012
lunedì 13 febbraio 2012
RADICAL KITSCH
Noi di NOAUT, noi, siamo figli d'arte.
Figli d'arte no, ma parenti sì.
Cioè, parenti nel senso “di sangue” neanche, però nostra cugina è fidanzata con uno...
Il suo nome è uno tipico del sud, non è che ce lo si ricorda.
Magari non andava benissimo a scuola, però con la musica ci sa fare.
Insomma questo qui, questo Francesco Capriello, suona in un gruppo, che si chiama Radical Kitsch.
Gruppo eclettico,
anticonformista,
insano
come gli piace essere definiti
Nuovo CD,
nuovo singolo,
DEMODE'
domenica 12 febbraio 2012
Neve e addii
Leo
apre gli occhi e li sfrega con le mani secche, intorno a lui l'aria
pesante e il piumone caldo lo ricoprono. Fuori il vento gelido
ghiaccia la tanta neve che è caduta in questi giorni, come non se ne
vedeva da tempo. Marta è girata sul fianco, forse finge ancora di
dormire. Leo resta fermo per sentire ogni minimo rumore, lascia
passare il tempo, la sua bocca è ancora marcia, e si sente ancora
stordito dall'alcol. Guarda la spalla di Marta che esce dalle
coperte, scorge appena il tatuaggio che sembra una cicatrice, muove
un dito per toccarlo, per sentire se è in rilievo. A quel punto la
sua mano si blocca, alza la coperta, scende piano dal letto. Lei dice
qualcosa, Leo non vuole sentire, calpesta dei vestiti, apre delle
porte e va in cucina, deve mettere su un caffè.
Conosce
bene quella cucina, prende la tazza e accende la macchinetta lurida.
Non è casa sua, in casa sua non ci sarebbe quel disordine, ma
conosce quelle pareti come se lo fosse. Attraverso la finestra
guarda i tetti imbiancati di Genova, non può fare a meno di fare
entrare quel freddo dentro di sé, la desolazione del suo addio che è
arrivato inaspettatamente. Perché anche lui non ha mai creduto alle
sue stesse parole, anche lui non pensava che l'avrebbe mai fatto “I
keep feeling smaller smaller”. I
suoi piedi cominciano a sentire freddo e raccatta delle calze di lana
di Marta, le tira più su del ginocchio, non può fare a meno di
sentirsi infinitamente ridicolo. Appoggia i gomiti sul tavolo di
marmo gelido e beve il caffè bollente, guarda l'ora, non manca molto
prima all'appuntamento con Drago che lo porterà in stazione. Non
pensa a niente, non pensa di aver fatto niente di sbagliato, niente
di stupido. I suoi pensieri sono scollegati dalla realtà sono
immersi nella neve e nel ghiaccio, è questo il motivo si ripete, è
questo il motivo per cui me ne vado, qui non sento più niente.
venerdì 10 febbraio 2012
Registro delle Opposizioni
Penso che a tutti sia capitato di rispondere ad una di quelle telefonate dove ti propongono la migliore tariffa telefonica, la più conveniente connessione Internet, il miglior pacchetto dati per il tuo cellulare, il supermercato con carrelli più grandi e silenziosi, la palestra con il numero di gnocche che supera decisamente di netto il numero di attrezzi per facilitare l'acchiappo (passatemi il termine), il negozio di verdura dove incredibilmente vendono il cavolo senza capuccio e il gorgonzola dolce ma piccante, e potrei andare avanti per ore con gli esempi ma penso che tutti voi abbiate capito di cosa io stia parlando. Ebbene si. Di tele-marketing.
giovedì 9 febbraio 2012
Bidella
Frequentando il quarto anno di liceo scientifico, posso con fierezza annunciare che questo è oramai il dodicesimo anno della mia esistenza che condivido quotidianamente con queste curiose creature, i Bidelli.
sabato 4 febbraio 2012
Posto Immobile
Sarò parziale, mezzo cieco, e vedrò il problema da un solo lato.
Capisco il posto fisso. Capisco cosa rappresenti. Capisco l'art. 18, anche se odio la Camusso, e capisco che probabilmente non è li per merito. E non mi venga a sbandierare il curriculum sotto il naso, che tanto non ci credo.
Quello che non capisco, nel profondo, dal profondo, è il posto fisso.
Cioè fatemelo dire: una noia mortale.
venerdì 3 febbraio 2012
The Little America
Ed ecco che per la sezione viaggi vi proponiamo un breve pit-stop in Liberia.
Non solo terra natìa del pallone d'oro Giorgino Weah ma anche quarto stato più povero del mondo; un paese nella totale anarchia, sotto l'occhio delle Nazioni Unite che però lasceranno il paese fra un anno, e a quel punto......
Attingiamo dal sito di Vice, la nota rivista americana che anche da noi in Italia ormai da un bel pò gira, fortunatamente sotto forma di sapere gratuito, cosa rara... Bene, perché i reporters di Vice sono veramente gente col pelo sullo stomaco e questo reportage vi farà venire i brividi, veramente.....
Il documento si svolge in 8 parti da circa 7 minuti cad.
(ndr)Alla fine di ogni parte non smaronatevi a cambiarla perché Vice metterà per voi in sequenza.
Ora 2 consigli.
E' caldamente consigliato mettersi molto comodi e non spegnere la luce.
E' fortemente sconsigliata la visione a un pubblico non adulto, o sensibile.
Fasten your seat-belts
Luv
http://www.vice.com/it/the-vice-guide-to-travel/the-vice-guide-to-liberia-1
giovedì 2 febbraio 2012
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