lunedì 14 febbraio 2011

CAJON


Ultimamente ho compreso il mio bisogno crescente di avere uno strumento a percussione da portare in giro, un tamburello take-away che mi possa risolvere problemi di noia e di spiccioli nei miei viaggi invernali ed estivi; qualcosa con cui accompagnare i miei amici chitarristi ma anche qualcosa di alternativo rispetto alle sempiterne congas. Ecco che quindi decido di comprarmi un Cajon (pronuncia cahòn, che in spagnolo significa cassettone). Di sicuro l'avrete visto percosso in qualche strada, o picchiato in qualche bar. Originariamente questo strumento, annoverato tra quelli a percussione, nasce in Perù e possiamo trovarne di due tipi in commercio: quello tradizionale peruviano, composto solamente della cassa in legno e il cajon flamenco, che in più ha un pettine di corde di chitarra posto dietro alla facciata sulla quale si batte, per rendere più vibrante il timbro. Il Cajon è molto usato dai musicisti che fanno tango, ma Paco de Lucia, il celebre chitarrista spagnolo lo ha introdotto anche nel flamenco, insieme con il ballerino Manolo Soler, diventato guru dei percussionisti di flamenco. Ultimamente alcuni musicisti stanno attuando il progetto di un pedale per cajon, simile a quello usato per la normale gran cassa, in modo tale da riprodurne il suono più fedelmente, cosa che riesce, si, ma in modo meno preciso con il solo uso della mano.



Io me lo prendo...

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