[c'è un mondo ubriaco intorno a me]
|interno notte|
zerozerotrentadue, nemmeno troppo tardi, sicuramente troppo sbronzo.
mi manchi.
secondo la migliore tradizione bohèmien, bevo assenzio, ma è un caso, prima ho bevuto altro e andava bene lo stesso. La verità è che se non bevo non riesco a scrivere, non che sono bohèmien. E la verità più vera è che se bevo non mi rendo conto di quanto io scriva male.
l'ultimo post che ho scritto l'ho definito "un delirio". Per uniformità di stile ora faccio una fatica mortale a fare le virgolette.
Mi gira la testa. Come agli occupanti di Macao un paio di settimane fa, ora invece l'unica cosa che gira, a chi ci ha creduto un po', sono i coglioni. Questo non sarà un post di protesta contro un movimento fallito, solo, volevo dire che sono deluso. Deluso da chi mi aveva detto che avrebbe fatto di Milano, la città che amo, una terra libera e vergine per l'arte, per la creatività, mentre tutto ciò che rimane non è altro che macerie di post-comunismo sinistroide senza speranza.
Io amo davvero Milano. Vivo nella città più bella d'Europa, l'unica a non sapere di esserlo. Credo sia arrivato il momento di dire ai milanesi: "Uè, disciuliati (con la s separata dalla c, non letta in sibilante liquida, sc, ma alla tedesca, dis-ciulati, con la ci come la leggi) e esci di casa, la tua città è da vivere."
Ma non è di questo che volevo parlare.
In realtà non è che essere sbronzo mi aiuti veramente a scrivere, mi aiuta a non accorgermi che quanto scrivo è una merda. E non c'è niente di meno romantico di questo. Anche perchè l'ho già detto.
Non ho niente da dire, amici. Vorrei, ma veramente, poter essere un punto di rifermento intellettuale, vorrei davvero essere ammirato per le mie capacità di analisi. Invece, quando scrivo, bevo, così non mi rendo conto di scrivere stronzate.
Vorrei solo dire un'ultima cosa (mettere l'apostrofo qui mi ha dato una grande soddisfazione, dunque mi verso un altro bicchiere):
-l'amore è una cosa bella.
sembrerà un troiata, ma, in realtà, non lo è. Esiste un sacco di gente che sostiene che l'amore funziona solo se sostenuto da una struttura ben definita di tensione.
"un po' faccio quello che si fa desiderare, così poi lei mi muore dietro"
Son stronzate.
Chiaramente, desiderare ciò che è difficile da ottenere è più stimolante, specie se poi arrivi a raggiungere i tuoi obiettivi, ma impegnarsi a essere sfuggenti a ma suona di troiata. "Io voglio fare l'amore con te ogni minuto della mia vita", cit., anonimo.
vogliatevi bene.
ne vale la pena.
anche se domani cancellerò questa merda.
buonanotte
L'Esile.