martedì 31 gennaio 2012

Nell'Area C(entro)




Vi ricordate i varchi nella zona ecopass? Quelli grazie ai quali si poteva entrare aggratis nella zona. "Repubblica" dopo il nostro articolo ha chiamato "i furbetti dell'ecopass" quelli che sfruttavano i varchi illegali, e sui giornali ci sono state inchieste, foto, interviste. Che bello che era, si parlava dei varchi illegali e macchine in retromarcia, tutti scandalizzati, o no? Forse no, perchè le macchine che entrano in retro in area C sono aumentate, adesso che costa 5 euro. Vi ricordate che volevano mettere le telecamere? A quanto pare sì, le volevano proprio mettere! Sapete cosa hanno fatto? Costan soldi le telecamere! Poi che fai, mi metti le telecamere così i ghisa della questura di porta genova devono pagare i soldini anche loro, come tutti gli altri? Ma vaaaaaaa! 

In compenso ci sono delle cose che proprio non tornano:
  1.  Hanno messo dei poliziotti a tutti o quasi i varchi di Area C a dare informazioni, spesso anche due volanti per una via sola, e insignificante, come ad esempio succede in via Servio Tullio (parallela a via Calco, a 100m di distanza);
  2. Non hanno messo le telecamere;
  3. Un giorno, per un quarto d'ora la mattina, dei vigili in borghese si sono messi dietro l'angolo di Via Calco appostati in attesa, e hanno fatto multe salate a chiunque prendesse la via in contromano, per un totale di una multa. Idea geniale, il giorno dopo era tutto uguale, svariate auto in contromano. Probabilmente anche quello che il giorno prima aveva preso la multa.
Ecco avrei in merito tre osservazioni da fare:

domenica 29 gennaio 2012

TODESFUGE (fuga di morte)

Nero  latte dell’alba lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini
fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda ora suonate alla danza.
Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
I tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Lui grida vangate più a fondo il terreno voi e voi cantate e suonate
impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danza
Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith lui gioca con i serpenti
Lui grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedesco
lui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell’aria
e avrete una tomba nelle nubi là non si giace stretti
Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco
ti beviamo la sera e la mattina beviamo e beviamo
la morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurro
ti colpisce con palla di piombo ti colpisce preciso
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
aizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell’aria
gioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedesco
i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith

                                                                                          Paul Celan


giovedì 19 gennaio 2012

Alcune antiche credenze popolari che vorrei sfatare

Dire che è buio, non è una buona scusa per non salire più sulla nave, eh capitano?

Partecipare al gruppo amici dello scontrino su Facebook non è lottare contro l'evasione fiscale.

Ripubblicare Mein Kampf  e farlo uscire il giorno prima della giornata della memoria non è il massimo come scelta editoriale

Se sei Sicilia non puoi manifestare, dietro per forza devono esserci interessi mafiosi, non si è mai visto un siciliano manifestare. (Se sei un tassista invece sei uno stronzo)

No, la Smart non è una macchina.

Sulla Costa che si dichiara parte offesa

Tanti anni fa ero ad una festa. Tanti anni fa ero ubriaco a una festa. Tanti anni fa ero con un mio amico, ubriachi, imbucati, ad una festa. Verso le due io praticamente non mi reggevo in piedi. Il mio amico si reggeva in piedi, io proprio no. Tanti anni fa, ubriaco ad una festa, imbucato, il mio amico mi disse: "dobbiamo tornare a casa, ho un treno fra quattro ore". In tutta risposta ho preso due birre. Dopo altre due birre:"ok, ora devo veramente andare". Guarda amico mio carissimo ubriaco, imbucato a una festa, io non sono proprio in grado di guidare il motorino adesso, e non posso neanche stare dietro, cadrei di lato. Però sai cosa, mi sembri sano. Pigliati le chiavi e vai a casa, di te mi fido. Ma il punto è che ero ubriaco, imbucato, ad una festa. Non ho capito che anche il mio amico era ubriaco. E fu così che una macchina sbucò da una vietta, i freni pinzarono il disco, il pavé bagnato completò l'opera. Ma io non ero esente da colpe. Io gli avevo dato le chiavi. Io mi ero ubriacato. Insomma. Due giovani ubriachi, fanno un errore e lo pagano entrambi. Oibò.

E adesso, ditemi quello che volete, ma secondo me a quella festa non c'era il capitano, e non c'era l'armatore, ma l'armatore ha dato le chiavi al capitano, e non erano ubriachi. Insomma, ci siamo capiti no?





mosic

La musica nel sangue

Un negro che balla nOAUT non se lo poteva far scappare!




           
              E per chi non ne avesse abbastanza non è l'unico afroamericano a ballare!


domenica 15 gennaio 2012

LA MACCHINA CHE DOVREBBE PREVEDERE IL FUTURO

Premessa:
a volte cerco di immaginare le grandi menti del passato che, dopo profondissime riflessioni, iniziano a concretizzare il loro pensiero o le loro ricerche, iniziano a dargli una forma fatta di migliaia di parole, un libro che, loro lo sanno, cambierà l'umanità. E una volta finito si alzano soddifatti dalla bella scrivania di mogano al centro del piccolo studio, illuminata dagli ultimi raggi di sole, assaporando il dolce odore di legno che domina quel magico momento della loro esistenza.
- Quello che ho scritto, sono sicuro che pensano, cambierà qualcosa.
Io, ad esempio, quando vado in bagno, non riesco a non pensare ad Einstein, e se mai gli sia passato per la testa che quegli stessi risultati che aveva scritti là alle sue spalle, sulla scrivania di mogano del piccolo studio, un giorno, col nome inflazionato di “teoria generale della relatività”, si sarebbero trovati, pari pari, appoggiati su uno scaffaletto un po' umidiccio di un bagno tutto verde in un appartamento all'ottavo piano a Milano, difronte ad un adolescente stitico con la faccia rossa dallo sforzo che cerca di concretizzare qualcosa dopo lunghi e tristi giorni di insuccessi.

giovedì 12 gennaio 2012

De diciottesimo

ISPIRATO A FATTI E A LUOGHI REALMENTE ESISTENTI, QUEST'OPERA DI FINZIONE E' STATA IDEATA E SVILUPPATA DA UN TEAM MULTICULTURALE DI CREDO E CONFESSIONE RELIGIOSA DIFFERENTI

Tendenzialmente, non sono una persona che si fa troppi problemi, immagino per pigrizia.
Ma un giorno, mentre scendevo le scale, d'improvviso udii alle mie spalle dei discorsi di persone che stavano evidentemente confrontandosi su una certa questione. In breve, capii che quelle erano persone abituate ad affrontare ogni tipo di problema.
Con parole semplici e dirette, in un gergo scorrevole ed efficace, (ben diverso da quello che sono ahimè abituato ad usare) si stavano comunicando un dramma che non esito a definire insormontabile, anche solo considerata la sua natura.
Pare infatti che la narratrice, che per chiarezza espositiva chiameremo Q1, data l'imminenza del suo diciottesimo compleanno (che avrebbe avuto luogo a Gennaio), avesse riflettuto su questo fatto:
una disgraziata loro amica, Q2, avrebbe colto l'ultima ciliegia delle sue diciotto primavere esattamente il 27 dicembre. Come ricordò alle amiche, Q2 era infatti la più giovane del gruppo, e quindi, necessariamente, tutte avrebbero festeggiato la maturità e acquistato IL vestito del diciottesimo prima di lei. E se dunque avessero tutte insieme indossato quello stesso vestito per andare alla festa di Q2, questa povera, disgraziata, miserabile ragazza, pur comprando il più bel vestito da diciottesimo, come avrebbe mai potuto avere il dovuto risalto rispetto alle altre?
Io, devo ammettere, neppure ne ho avuto il coraggio, ma ho tuttavia ritenuto corretto presentare questo problema, perché tutti quanti possiate aiutare Q1 a trovare una definitiva soluzione.

martedì 10 gennaio 2012

(Da che pulpito)

Finalmente in galera!

Il nostro uomo che tenta di camuffarsi in Gesù o un suo apostolo.

Erano anni che l'uomo cercava di far perdere ogni traccia di se. Pagava con il baratto le camere di squallidi motel ai bordi di provinciali americane, solo per non condividere la piazzola di sosta con camionisti effeminati. Trafficava ogni sorta di arma da taglio, dalle cesoie per unghie di marmo alle cerbottane rudimentali che componeva con cannucce di mc Donalds. Era riuscito per anni a sfuggire ai controlli della polizia ma alla fine gli è stato fatale un errore, una banalità, quando ha deciso di recarsi all'anagrafe per cambiare nome e scegliere un più comune Beezow Doo-Doo Zopittybop-Bop-Bop!

per i più scettici:  Uomo con nome improbabile

venerdì 6 gennaio 2012

Lo capisco, non lo capisco. (militari astenersi)

Lo capisco, lo capisco benissimo. Non c'è bisogno che me lo spieghiate, ogni Stato deve avere il suo esercito. Mi rendo perfettamente conto di non poter smantellare all'istante tutte le basi militari italiane. Alla fine un giorno potrebbero anche tornare utili. Ma ci sono tante cose che non capisco. 

martedì 3 gennaio 2012

Sui Gnocchi sui generis

Gnocco: 
ciascuno dei pezzettini di pasta fatta in genere con farina, patate lesse e sale, che si mangiano bolliti e conditi con sugo, pesto o altro. 

La nobile origine dello gnocco, per l'appunto la patata, sua ottuagenaria progenitrice, ne nobilita l'animo. 

Di facile colorazione, differisce assai dalla sua quasi omonima, la gnocca.

Un accezione moderna del termine è tesa ad indicare il risultato di un urto anelastico del capo,
 con uno spigolo o un tavolo. 

Talvolta con le nocche di un altro individuo.

In rari casi di demenza con le proprie.

Esempio di Gnocchi


Gnocchi di patate con spinaci e con carote nere.

mosic

lunedì 2 gennaio 2012

Non è tutto oro ciò che luccica (non basta dire una cosa perchè diventi vera)

Ieri mi aggiravo in autostrada, un po' incazzato perchè mi ero dimenticato di prendere l'Ipod dal bagagliaio, e quindi mi sono messo un po' di radio così, giusto per non fare tutta la milano laghi addormentato sul guard rail. Radio2 mi sembrava un ottima soluzione. Mi sbagliavo. 
Una voce familiare riecheggiava dagli altoparlanti. Ma chi? dopo un attimo di indecisione capisco. 
Cocuzza. 
E io pensavo fosse sparito, morto, scappato. Bah. 

Ecco che il Cocuzza subito presenta un illuminato pensatore del nostro secolo, tale Marco Pesatori. 
Con un tono di voce che mi ha procurato un fastidio battuto solo dagli alti contenuti espressi.

Esperto di Astrologia. 
Subito precisa che l'oroscopo va preso con le pinze, che non è precisissimo, sopratutto quello giornaliero. Insomma della serie che se un giorno ti svegli e caghi blu anche se l'oroscopo ti dice di evitare gli ospedali un saltino magari ce lo fai.
Bravo.