lunedì 31 ottobre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
Inaccettabili quelle risa
Ma cosa! Ma de che?
Ma è inaccettabile questo governo! Cioè abbiamo un presidente del consiglio coinvolto in ormai non so neanche più quanti processi, che se ne frega del paese e pensa ai fatti suoi, schiavo della lega(la lega ci rendiamo conto? si fanno guidare da Bossi che ormai non capisce neanche più da che parte è girato!).
Ma scusate perchè la Germania ci dovrebbe aiutare? Perchè ci dovrebbe dare dei soldi? Quando da loro l'età pensionabile è 67 anni, e da noi si sono fatte polemiche su 58, 58 e mezzo, 60 no, è troppo! Ma andate al diavolo, la vita media si è allungata, lavorate! Ve la devo pagare io la pensione? e poi chi pagherà la mia?
Ridono?
e per fortuna che ridono, tra un po' ci mandano a quel paese.
mosic
domenica 23 ottobre 2011
Cattolica, 20 gennaio 1987 – Sepang, 23 ottobre 2011
mercoledì 19 ottobre 2011
Grazie Chrissie Hynde
Non ti conoscevo fino a ieri sera.
Poi ho scoperto la tua esistenza e mi sento davvero di ringraziarti di cuore Chrissie.
Grazie per aver aperto VegiTerranean, il tuo ristorante vegetariano.
Grazie per sostenere la Peta.
Grazie per il tuo attivismo animalista e il tuo impegno.
Grazie, perchè ti dedichi a questi nobili battaglie, dopo una vita per la musica.
Ieri una voce mi ha detto che sei anche stata più volte arrestata.
Perchè se non ci fosse gente come te, che ormai non ha più niente da fare, toccherebbe a noi, comuni mortali, con un lavoro, portare avanti queste battaglie.
domenica 16 ottobre 2011
Good morning midsummer!
Sulla cima, è la risposta ad ogni tua domanda,
“sulla cima”, gridava Messner al fratellino prima che fosse travolto dalla slavina,
quanto manca? Sulla cima
cazzo
sulla cima, è il tuo unico pensiero,
quando sono sulla cima cazzo, pensi, sarà un'altra cosa,
sulla cima, anche se magari è una cresta, che ti piace di più,
sulla Cina, è il tuo obbiettivo preferito di risiko
ci devi proprio arrivare sulla cima,
e sei consapevole che il tuo è un quesito ancestrale
“ma devo proprio arrivare sulla cima?” si chiedevano Abramo ed Eva
“ma quanto è lontana 'sta cima?” si chiedeva Dante tendando di affrontare il purgatorio.
Quando ci arrivi, però, è strabello e pensi: “bello”. E allora guardi giù e su, poi ti sdrai, ti metti il cappello, e ualà.
Info lettore:
i disegni sono tutti nella pagina disegni, in alto a sinistra.
Quando si coglie il vero significato
Roma a ferro e fuoco
Scontri con la polizia
Una camionetta incendiata
Danni per milioni di euro
Viene impedito di manifestare pacificamente, colpa di un gruppo di violenti
Nonostante le migliaia di persone in piazza, a Roma e non solo
(pure a Tokyo)
Cioè, che la liga è spettacolare, che la premier è bella vera..
Ma sono sette nani incazzati duri, e non è mica facile
e questo è forte vero e sì, è anche nano |
mosic
sabato 15 ottobre 2011
Blindate il parlamento
Blindate il parlamento.
Nascondetevi nelle vostre case(che non sapete chi vi ha comprato).
Tenetevi strette le vostre perversioni, le vostre Minetti. Affrettate i vostri lodi, i ddl, le leggi incostituzionali.
Attenti alle mazzette, le buste di coca, gli iPad coi siti porno.
Affrettatevi a votare per i vostri colleghi assenti, nascondete la mano sotto un foglio. Pagate i portaborse, assumetene quanti più potete.
Fate Stato l'Antistato, intitolate le vie a Craxi, crolleranno tutte le Schola Armaturarum che gestite.
Non crediate che questo sia un nuovo inizio, non lo è.
Morto un papa non ne faremo un altro, non siamo ancora così marci.
Non vi rivolgeremo più la parola, ma non subirete processi ufficiali. Resterete soli, ignorati.
Le vostre paure si avvereranno.
Alcuni sanno che non credo, spesso preferisco le ghiande per terra. E del paradiso poco mi frega, non lo cerco, non lo voglio. Ma se dovessi chiedere una cosa, una soltanto, vorrei l'inferno. E lo vorrei in terra, vorrei poterlo visitare, e vedervi, vecchi rugosi e ignudi bruciare e gridare il dolore che avete provocato, i danni che le vostre azioni ci hanno recato.
Aggrappatevi ai vostri crocifissi, pregate Cristo, pentitevi, fustigatevi, stringete i cilici, fateli penetrare a fondo nella carne, chiedete pietà al signore.
Da noi non avrete il perdono.
E niente conterà più
ne la destra, ne la sinistra.
Nella speranza, un giorno non molto lontano, di veder bruciare il parlamento,
e voi con esso.
Le capacità ultraterrene di chi fischietta in parete.
Lo so il video è un po' lungo, lo so parla di arrampicata, ma se lo guardi bene fino in fondo ti accorgi che non parla solo di arrampicata senza corda ma parla di paure e di limiti, di ossessioni, e di mani troppo grandi. E alla fine non è così lungo.
Alex Honnold Free Solo
(Per i più impazienti minuto 10'50'')
giovedì 13 ottobre 2011
Stereomood
Un po' di pubblicità spero di potergliela fare, visto che mi ha fatto conoscere delle canzoni davvero squisite, e poi mi fa compagnia quando non hai granché da ascoltare.
Stereomood
Questa è una di quelle, dagli Arcade Fire con amore
Maxence Cyrin
Stereomood
Questa è una di quelle, dagli Arcade Fire con amore
Maxence Cyrin
lunedì 10 ottobre 2011
venerdì 7 ottobre 2011
Beirut
Zach Condon a 16 anni decise di farla finita con la scuola (benché pare fosse proprio bravo) e di partirsene bel tranquillo dagli States per dirigersi verso l'Europa a conoscere il continente più antico del mondo (se escludiamo l'Africa, il continente di scimmie e banane), esplorare la sua cultura millenaria e fare collezione di nuove esperienze musicali, lui, che a soli 15 anni aveva già autoprodotto roba notevole dalla sua piccola cameretta. La leggenda narra che condusse vita di sregolatezze, piccolo com'era, tra sbronze e droghe e puttane, finché una sera, mentre oziava nella sua degradata, immagino, stanzuccia d'albergo, sentì provenire, dalla stanza superiore, degli incantevoli suoni. Si rivelarono, dice la leggenda, musici gitani: in un turbine di ispirazione compose in questa sola serata, assieme agli ignoti gitani, il suo primo album, The Gulag Orkestar. Bello, innegabilmente un bel prodotto, ma seza dubbio l'apogeo l'ha raggiunto con l'EP Long Island e le successive piccole produzioni, nelle quali a questo spirito balcano ha unito cazzeggio bohemien, componendo musica parigina. É in questo secondo momento che imbraccia la fisarmonica, che accanto alla trombetta calza a pennello.L'ultimo album, The Rip Tide, è infine una produzione secondo me ben più matura, e anche se non ha ricevuto risposte positive le meritava tutte. Le Vagabond, The Peacock, Santa Fe, A Candle's Fire tutta bella musica, insomma.
Di chiavi e di porte
scrivo adesso per evitare di farlo quando sarò portato via dal vento. Pensavo di conoscere Milano, poi mi sono svegliato un giorno ho scoperto che anche qui è arrivata la Bora, e le finestre scoreggiano.
Situazione: Immagina di stare davanti alla porta di casa con in mano le chiavi, provi a farle entrare nella serratura ma non entrano, sei sicuro che quella è la tua porta (questo è solo un vecchio gioco preso in prestito da un amico ma gli esempi possono essere molto diversi).
Quella porta cerchi di aprirla, perché cazzo è la tua porta, ma lei proprio non ne vuole sapere. Allora ti incazzi cerchi di buttarla giù a pugni di farla cadere, la cazzo di porta, ma ovviamente non sei Chuck Norris e soprattutto non sei in america le porte non cadono ai tuoi piedi. No, non sei ubriaco. No, non sei schizofrenico. Ti tocca soffermarti sulla porta. A guardarla bene ti piace la porta, non la guardi mai, non ci pensi mai a quanto sia fondamentale per entrare. Un secondo prima sei dentro, un secondo dopo sei fuori, in questo caso fuori. Che ti rimane da fare? Fai come la volpe, giri i tacchi, vai via, pensando che in fondo non eri così sicuro, che quella fosse la tua porta, che forse dietro quella porta ci sono cose che non vuoi più vedere, o cose che hai visto per troppo tempo, che poi è un po' la stessa cosa. Situazioni che già conosci e sentimenti che non senti, chiavi che non aprono porte e porte che forse non hanno dietro niente. Vorresti trovare la soluzione ma non c'è soluzione al problema, accettare che la porta è chiusa, per quanto tu possa essere sicuro di avere le chiavi giuste, le chiavi perfette che sono sempre entrate senza fatica. Questo ti porti dietro, non il cellulare non il portafogli, solo la convinzione che la prossima porta sarà dietro un angolo, sarà bassa e scomoda ma non avrai bisogno della chiave per entrare.
Situazione: Immagina di stare davanti alla porta di casa con in mano le chiavi, provi a farle entrare nella serratura ma non entrano, sei sicuro che quella è la tua porta (questo è solo un vecchio gioco preso in prestito da un amico ma gli esempi possono essere molto diversi).
Quella porta cerchi di aprirla, perché cazzo è la tua porta, ma lei proprio non ne vuole sapere. Allora ti incazzi cerchi di buttarla giù a pugni di farla cadere, la cazzo di porta, ma ovviamente non sei Chuck Norris e soprattutto non sei in america le porte non cadono ai tuoi piedi. No, non sei ubriaco. No, non sei schizofrenico. Ti tocca soffermarti sulla porta. A guardarla bene ti piace la porta, non la guardi mai, non ci pensi mai a quanto sia fondamentale per entrare. Un secondo prima sei dentro, un secondo dopo sei fuori, in questo caso fuori. Che ti rimane da fare? Fai come la volpe, giri i tacchi, vai via, pensando che in fondo non eri così sicuro, che quella fosse la tua porta, che forse dietro quella porta ci sono cose che non vuoi più vedere, o cose che hai visto per troppo tempo, che poi è un po' la stessa cosa. Situazioni che già conosci e sentimenti che non senti, chiavi che non aprono porte e porte che forse non hanno dietro niente. Vorresti trovare la soluzione ma non c'è soluzione al problema, accettare che la porta è chiusa, per quanto tu possa essere sicuro di avere le chiavi giuste, le chiavi perfette che sono sempre entrate senza fatica. Questo ti porti dietro, non il cellulare non il portafogli, solo la convinzione che la prossima porta sarà dietro un angolo, sarà bassa e scomoda ma non avrai bisogno della chiave per entrare.
giovedì 6 ottobre 2011
martedì 4 ottobre 2011
Mario Draghi, un esempio
Ma spendiamole due parole su Mario Draghi, un italiano che ci riempe di orgoglio, un esempio di serietà e sobrietà. Un uomo che attraverso il suo impegno ci ha dimostrato che l'italia può avere ancora credibilità a livello internazionale, gli italiani possono ricoprire ruoli di responsabilità senza riserve, che la meritocrazia esiste anche da noi. Siamo tutti orgogliosi del prestigio che ancora possiamo vantare, riconosciamoci tutti in quello che per noi dovrebbe essere un esempio.
Mario Draghi alla presentazione del suo ultimo film |
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