E ora dimmi, non hai mai pensato di volare? Volare a corpo libero. Fosse anche per un istante, un secondo, proteso in avanti. Io spesso. Vorrei volare.
Ogni tanto, quando sei in giro di notte, è tardi, ti viene quest’idea. Sei fermo, la mano sinistra chiusa in un pugno, clack, il rumore più bello del mondo. Piano piano apri il pugno e lei ruggisce. Cattiva.
Stringi il pugno, clack, un urlo di rabbia, si sta liberando. Giri la mano destra a fondo, ci siamo.
Clack. È felice e anche se tu la comandi lei si sente libera perchè sa che non può esserlo senza di te. E poi a guardare bene, siete una cosa sola. Ti chini fino ad accarezzarle il dorso col viso.
Una luce e un vetro rosso. Non puoi ingabbiarla di nuovo, la faresti soffrire e tu con lei.
Clack
Passate insieme, e se sei fortunato potrai volare, per poco, proteso in avanti, felice.