venerdì 22 aprile 2011

Days: 1-2; full time schedule- empty mind

Ho comprato due libri, da Waterstone's, quello di Kensington. Uno è di Thomas Pynchon ed è difficile, l'altro è di Banksy ed è un regalo: totale ventitrè sterle e quaranta. A milano avrei speso uguale. Londra zero- Milano zero. partita noiosa un punto a testa e via, ognuno con il proprio campionato. Poi Milano e Londra si incontrano, infrasettimanale, per una sfida di coppa. Sono andato a cena fuori, ristorante turco, carne ottima, uscito pienissimo: thirtyfive pounds, with tips. A milano, con trenta euro in due vai in pizzeria. Londra uno- Milano zero.
La partita di ritorno si gioca di sabato sera, stadio pieno. Abbonamento ai trasporti pubblici, una settimana, zone uno e due: ventisette soldi, con risparmio di cinque perchè già avevo la tessera, altrimenti sarebbero stati trentadue. Londra uno- Milano uno. E non mi importa se posso arrivare ovunque e non ci sono mai ritardi, per una settimana, trenta soldi sono troppi.

Sono nella capitale d'Europa (che ci piaccia o no) da due giorni; ci ero già stato parecchie altre volte, l'ultima non più di due mesi fa; non riesco ancora a capire dove mi trovo. A Barons Court ho l'appartamento provvisorio, ma il ristorante era a Dalton; ho visto una casa a Clapton e una a Hackney; pranzo a Greenwich per poi tornare a Barons Court, ma per arrivarci senza fare la strada di andata devo evitare l'east end e passare sotto le docklands, via Elephant & Castle, per scendere a Russel Square, che è a Camden, ma in realtà più verso Bloomsbury. Non riesco ad avere una visione d'insieme. Mi sembra di essere stato a Pavia, per poi passare da Magenta, andare a Lodi e tornare a Milano in serata, giusto in tempo per una doccia e poi via: metropolitana fino a Lecco. Ma qui, nei parchi ci sono gli scoiattoli.

DUE FLASH:
uno) Russel Square, gente sdraiata sul parco, famiglie con bambini, studenti in riposo, geek col mac, punk col mac, tutti col mac. Si distinguono dalla massa un gruppetto di coatti inglesi, stile hooligans, in particolare uno di loro, torso nudo bianchissimo, muscoloni appena velati dal grasso di birra e voce sguaiata. British man si agita col suo cane, fa battute incomprensibili con i mates e un po' sfotte gli altri lads che passano by. Affianco a loro, altra categoria tipica di Londra: due fighette vestite brick lane, intorno ai duecento chili complessivi, cazzeggiano tranquille con i loro mac, ovviamente. finita la pacchia, le gigantesse cool si alzano e fanno per andarsene. Lo zarrone si ferma, si guarda intorno e urla: "Ladies, keep our city clean, this is not you flat on share, bitches!" raccogliendo da terra le cartacce che avevano lasciato indietro e buttandole nel più vicino cestino. lezioni di civiltà. pensate agli zarri in p.za Vetra e ne riparliamo.

due) per arrivare a casa, quella in Barons Court, si passa per un cimitero. il cimitero è un parco pubblico, con le panchine, la gente sui prati che legge, i fiori e gli scoiattoli. e ogni tanto qualcuno ci passa per rendere omaggio al prozio o che ne so, e io sono qui che mi leggo i nomi sulle tombe e penso che, quando verrà il mio turno, voglio che ci siano i bambini che corrono vicino e danno da mangiare alle bestiole con la coda pelosa e lunga.

cheers mates,
love

4 commenti:

  1. a me gli scoiattoli e le famiglie coi bambini mi fanno schifo. preferisco le tipe punk coi cani che limonano coi tipi punk in Vetra, frankly speaking. . .

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  2. mamma mia quanto te la tiri, radical kitsch! (prima che intervenga il moderatore sottolineo che non volevo scrivere radical chic)

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