martedì 26 aprile 2011

C’era una volta il 25 aprile

Parla un ragazzo mai abituato ad avere un’abitazione fissa..a 18 anni lascia la sua bellissima ma oziosa Torino verso una Milano inesplorata e mitologica..
Milano..
Dai suoi occhi era la città irraggiungibile e del desiderio...un pò la nuova york, dove apparentemente tutti I miracoli riuscivano come le gocce di sangue dagli occhi di quella Madonna del Rosario di cui il sud Italia ancora ne va fiero..
Parla un ragazzo che forse non ha mai sentito sua una città, o almeno non se n’è mai reso conto.
Ma si sa che la lontananza fa miracoli..e com’è vero che provi nostalgia solo quando ti distacchi dalle cose più vicine a te, capita che una sera primaverile anche tu possa provare emozioni che pensavi svanite, celate sotto un velo di finto capitalismo creatosi invano da finte diciture di amici che ti canzonano docilmente..
In questo venticinque aprile questo ragazzo ha riassaporato il tricolore.
Grazie a musiche balcaniche e a sguardi di ragazzi che il mondo economico definirebbe con il titolo di “popolazione Y”, ha potuto riassaporare il gusto dell’Italia bucolica dei nonni e dei partigiani..
musiche balcaniche riecheggiano in una piazza parmense piena di tricolori e di uomini e donne che seppur quarantenni si lasciano andare in un’atmosfera puerile che lascia sfogare I più reconditi ricordi di un’infanzia e libertà ormai sepolte dietro fandonie e bunga bungalow..ops..scusate errore di battitura..
pensieri di libertà e spensieratezza ancora riecheggiano dietro un’aria primaverile e invereconda che qualcuno forse ci voleva far dimenticare..
ma io, finto capitalista e londinese non D.O.C.G, riscopro il piacere di colori rossi…e ancora Verdi e Bianchi e ancora Rossi sventolare in una piazza mai vista e sconosciuta ma che ancora sento mia..

..e forse anche mio nonno, alpino e partigiano era lì a festeggiare con un bicchiere di barbera.

Una piazza qualunque.
Italia. 25 Aprile 2011.

7 commenti:

  1. bravo bebo, non capisco il perché di "un'aria invereconda", forse avrai mangiato pesante. Bel pezzo, ne traspare la voglia di far uscire i tuoi pensieri di esule che a volte non arrivano fin qui.

    RispondiElimina
  2. aria "pesante", "spudorata", "sfacciata", "oscena"

    secondo me da senso..

    RispondiElimina
  3. wonderful. e in culo a chi disegna il simbolo di forza nuova sulle lapidi di partigiani. morte al fascio.

    RispondiElimina
  4. Cazzo ancora non ho imparato a postare un cazzo di commento

    RispondiElimina