mercoledì 16 novembre 2011

Invisibili

Noi non siamo niente. Invisibili, silenziosi, sudati, infreddoliti e subito accaldati, col fiato corto sputiamo grigio. Non abbiamo luci, spesso non abbiamo freni inibitori e non inibitori. Trasformiamo energia pulita in energia pulita. 



“tanto di me ha paura, passo prima io”      

“tanto sono più veloce, passo prima io”

“tanto se mi vede frena o mi evita”







E anche io mi trovo dall’altra parte alle volte. Ma capisco, sempre più, che se è in mezzo alla strada, è perchè ci deve stare. Se non si schiaccia sulla fila di macchine c’è un motivo. Perchè lui non va troppo lento, sono gli altri troppo veloci. E devono rallentare. 




Sarebbe ora di capire certe cose. Le corsie riservate sono riservate, e non si invadono. E non mi venite a raccontare che c’è disegnato un mezzo con due ruote, e quindi, cafoni, ci passate, ci parcheggiate con le quattro frecce, sosta e fermata, carico e scarico. E non basta mettere la freccia per girare, e non mi fare gli abbaglianti perchè vuoi passare, dove corri, dovunque tu stia correndo non cambiano pochi secondi.



Come tutto, ormai è già sparito, nessuno ne parla più, si parcheggia di nuovo in seconda fila, e io invece ci penso ogni volta che mi bruciano le gambe, ogni volta che mi tagliano la strada, ogni volta che freno anche con i piedi, ogni volta che mi sento invisibile, penso a Via Solari. E penso che no, non doveva succedere, non poteva non succedere, ma succede tutti i giorni, e nessuno ne parla.
mosic

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