venerdì 1 giugno 2012

Andate a lottare, andate a morire.



Lo hai scelto tu, nessuno te lo ha imposto. Una scelta, una firma, un contratto.  Tutto si riduce a quella maledetta firma su quel maledetto foglio di carta. 

Adesso non ti devi scusare, le tua mani sono già sporche di sangue. 
Non importa a nessuno se volevi solo uno stipendio.
Lo sapevi, lo dovevi sapere a cosa andavi incontro.

Prima la divisa, il fisico scolpito, i capelli corti. 
Un po' di patriottismo, nazionalismo, nonnismo.

Non hai mai ascoltato la "Guerra di Piero". E se lo hai fatto non hai capito.
Ben che vada non ti sei fatto troppe domande.
Ti piace la violenza o no? 
Non importa cosa rispondi, ci hai già messo la firma.

Poi funziona così, il nemico è solo un nemico,
non è un uomo.
Forse, a volte, se lo meritano. Tu li punisci, alzi il tuo braccio su di loro e li colpisci, li schiacci.

Li uccidi.

Ti uccidono.

E torni a casa avvolto nella bandiera, sporca.

Sporca di sangue.

Forse hai dimostrato un po' di umanità, nell unico momento in cui sarebbe stato meglio 
sparare per primo.   

Ed io non me la sento di versare lacrime sul tuo corpo freddo avvolto nella nostra bandiera che non hai mai capito come onorare.


mosic

1 commento:

  1. Condivido tutto. Ma la cosa che mi fa più incazzare è quando muore un soldato in guerra: sembra che sia qualcosa di inatteso, che mai si sarebbe potuto prevedere o immaginare. Mentre per i morti sul lavoro e sulle strade non ci si stupisce più. Ma stiamo scherzando????????????
    andre

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