sabato 15 ottobre 2011

Blindate il parlamento

Blindate il parlamento. 

Nascondetevi nelle vostre case(che non sapete chi vi ha comprato). 
Tenetevi strette le vostre perversioni, le vostre Minetti. Affrettate i vostri lodi, i ddl, le leggi incostituzionali. 

Attenti alle mazzette, le buste di coca, gli iPad coi siti porno. 
Affrettatevi a votare per i vostri colleghi assenti, nascondete la mano sotto un foglio. Pagate i portaborse, assumetene quanti più potete. 

Fate Stato l'Antistato, intitolate le vie a Craxi, crolleranno tutte le Schola Armaturarum che gestite. 
Non crediate che questo sia un nuovo inizio, non lo è. 

Morto un papa non ne faremo un altro, non siamo ancora così marci. 
Non vi rivolgeremo più la parola, ma non subirete processi ufficiali. Resterete soli, ignorati.
Le vostre paure si avvereranno. 

Alcuni sanno che non credo, spesso preferisco le ghiande per terra. E del paradiso poco mi frega, non lo cerco, non lo voglio. Ma se dovessi chiedere una cosa, una soltanto, vorrei l'inferno. E lo vorrei in terra, vorrei poterlo visitare, e vedervi, vecchi rugosi e ignudi bruciare e gridare il dolore che avete provocato, i danni che le vostre azioni ci hanno recato.

Aggrappatevi ai vostri crocifissi, pregate Cristo, pentitevi, fustigatevi, stringete i cilici, fateli penetrare a fondo nella carne, chiedete pietà al signore.

Da noi non avrete il perdono.

E niente conterà più
ne la destra, ne la sinistra.


Nella speranza, un giorno non molto lontano, di veder bruciare il parlamento,
e voi con esso.

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