venerdì 20 giugno 2014

A te che non sai dare i nomi alle cose


Questi sono sassi,
questi limoni, questa acqua fredda.
Questi sono segni sulle piante,
queste sono le mie mani
più grandi delle tue belle.
Quelli che leggi sono silenzi, quello che non dici sono parole.
Poi c'è il muschio e l'imbarazzo,
questi siamo noi,
che camminiamo a piedi nudi nella terra
queste sono risate e
quello è il sole.
C'è il vento ma quello lo senti, non hai bisogno di chiamarlo,
le nuvole sono lontane servono per nasconderci.
Questo è egoismo, quello è ritardo.
Tra i miei piedi c'è la schiuma e tutta la voglia di non starmene seduto.
Il profumo della terra lo conosci già,
l'ho visto nei tuoi occhi
poi è strisciato dietro i sassi.
Questo è muschio e qui c'è il tuo corpo sano,
questa è la notte, non penso tu la conosca.
Ricordati di non dormire,
ti perderesti i raggi di luna e le tempeste,
ti perderesti nei pensieri,
come lo sono sempre stato io.

-Aspetta, questo è un bacio, lo riconosco
-e vorrei dartene altri cento,
ma questi ritagli, non saprei dove metterli.